Prepariamo un salutare Fritto di Calamari

Con questa ricetta vorrei parlarvi di “FRITTO”

E’ stata per me probabilmente tra le lezioni più belle alla scuola del Gambero Rosso, per l’ampia conoscenza sull’argomento che ci è stata donata.

Come sottolineo spesso, sia per il Fritto, sia per i Risotti, si aprono altri mondi.

Tutti noi li prepariamo, ma in relazione a questi due argomenti, secondo me, bisogna acquisire un minimo di nozioni di tecniche di base, non ci si può improvvisare!!!

Perché friggere male non porta solo ad un risultato estetico e di gusto pessimo, ma ci danneggia la salute.

Un olio che supera il punto di fumo, ossia brucia, lascia quel classico cattivo odore, rende sgradevole il sapore del fritto e soprattutto produce una sostanza tossica per l’organismo: l’ACROLEINA.

Mentre vi ricordo che un fritto fatto a regola d’arte, stimola il fegato a lavorare meglio!

La prima cosa da fare è procurarsi un termometro (costano pochissimo).

E soprattutto usare un olio adatto, quindi vi consiglio per friggere solo extra vergine di oliva, od olio di semi di arachide, o burro chiarificato per preparazioni più specifiche (per esempio le cotolette).

Ricordate sempre queste semplici regole di base per il fritto, che deve essere:

1)croccante fuori

2)morbido dentro

3)di un bel colore chiaro 

4) bollente

Per la ricetta di oggi, il fritto di calamari, non usiamo pastelle o tempura, perché essendo un alimento molto umido, queste non si attaccherebbero. Usiamo invece un mix di farine per avvolgere l’alimento.

 

Ingredienti per quattro persone

  • 500 gr di calamari freschissimi
  • 1 litro di olio di semi di arachide
  • sale q.b.
  • 100 gr di farina 00
  • 150 gr di semola rimacinata
  • 50 gr di farina di riso
  • scorza di un limone bio

 

Procedimento

Pulite e lavate bene i calamari, tagliateli a striscioline, miscelate le tre farine insieme ed immergetevi il pesce leggermente bagnato, per fare aderire bene le farine.

In una pentola d’acciaio o in un Wok, mettete tutto l’olio e portate alla temperatura di 170°/175°(controllate con il termometro) e friggete il pesce, passandolo però prima in un passino per scolare la farina in eccesso. Pochi pezzi per volta, mi raccomando. Si frigge in immersione.

Basteranno solo due minuti, i calamari vanno fritti violentemente a 175° e presto, non vogliamo certo un fritto di gomma!

Il fritto per essere salutare deve essere di colore chiaro.

Servite caldissimo con una grattugiata di scorza di limone (mai limone spremuto, inumidisce il fritto), e sentirete la differenza di un fritto ben fatto.

Sperando di esservi stata utile con queste piccole nozioni di base, vi auguro un Buon Fritto!

P.S. Provate ad accompagnare il fritto con una composta di verdure, di zucca ad esempio, vi lascerò la ricetta prossimamente.

Fatemi sapere.

4.7/5 - (8 votes)

Iscriviti alla mia Newsletter

Prima di inviare il modulo consulta l'informativa privacy.

Potrebbe interessarti anche…

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Compila questo campo
Compila questo campo
Inserisci un indirizzo email valido.